La Parola di Gesù provoca reazioni: porta luce nel nostro cuore e ci fa scoprire se siamo con lui o contro di lui. “Essere con” diventa allora invito alla conversione e alla sequela: è la proposta di oggi per tutti noi. Un invito che fa parte del mistero del Regno, il quale si spiega nella storia nella misura in cui è presente in ciascuno. Apriamo il nostro cuore al Signore e chiediamo a Lui di convertirci nel profondo, per essere nel mondo profeti di speranza e testimoni della sua carità.
Gesù è nella sinagoga e sostiene che nessuno è profeta in patria. Cita Elia ed Eliseo, che il popolo non aveva riconosciuto ed apprezzato, per dire che anche lui non sarebbe stato riconosciuto come colui nel quale si erano incarnate le Scritture antiche. E infatti la gente, che lo conosce come il figlio di Giuseppe, lo caccia fuori dalla città e vuole ucciderlo.