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C’è un toccare e un palpare profondo, che trapassa lo stesso toccare fisico. È un toccare e un vedere col cuore, gustando con tutto noi stessi una Presenza. Con pace e sbigottimento, con adorazione e gioia, impariamo a vederlo e a toccarlo sedendoci a tavola con Lui. Così ascoltando la sua Parola che è più dolce del miele, giungeremo alla tavola eucaristica dove mangeremo col Risorto e del Risorto, ricevendo quel Pane che è corpo dell’Agnello che toglie il peccato del mondo.
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