La Quaresima è il periodo che precede e prepara il Triduo Pasquale, culmine e fonte di tutta la nostra vita cristiana e del nostro percorso di fede.
Durante la Quaresima siamo chiamati alla “conversione a Dio”, al digiuno, alla preghiera e alla carità verso il prossimo. Non vi può essere vera esperienza di Misericordia se non riconosciamo la nostra “miseria”, i nostri limiti colpevoli, per aprirci, come fa Zaccheo, Pietro, la Samaritana, alla “Misericordia” di Dio. Guardando a Cristo Risorto possiamo anche noi sperare nella nostra risurrezione.
La Quaresima è un vero e proprio percorso che prepara alla celebrazione della resurrezione di Gesù e ricorda i 40 giorni che Cristo trascorse nel deserto dopo il Battesimo e prima della sua predicazione.
Il periodo quaresimale è un tempo di purificazione dai peccati e di riconciliazione con Dio e gli altri fratelli. La penitenza, quindi, non è solo personale ma anche “sociale” perché apre al prossimo, ci aiuta capire esistenzialmente che in bene ed in male possiamo influire sugli altri: la comunità dei fedeli e l’umanità intera.
Durante il periodo Quaresimale, inoltre, siamo chiamati a pregare più intensamente e con maggiore assiduità. La Quaresima, infatti, è caratterizzata dal lasciare più spazio “al rapporto con Dio”. Come sta molto insistendo papa Francesco, tale spazio dato al rapporto con Dio trova un importante aiuto e verifica nel sacramento della riconciliazione o Confessione. La Quaresima è anche un tempo da dedicare all’amore verso i fratelli, alla conversione in questo senso; al maggiore impegno di carità verso il prossimo.
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